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Festival dell'Intercultura Solidale TuMìAmì



Venerdì 26 settembre 2014 Interlife Onlus ha ospitato nella sua sede di Via Pergolesi la tappa milanese di TuMìAmì, Festival dell’Intercultura Solidale, promosso da LIFE and LIFE – Onlus di Palermo. Il Festival TuMìAmì, arrivato quest’anno alla sua seconda edizione, è organizzato con l’adesione del Presidente della Repubblica e patrocinato dalla Commissione Europea, dalla Camera dei Deputati, dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dalla Regione Sicilia, dal Comune di Palermo e dalla Consulta delle Culture della Città di Palermo. Proprio da Palermo è partita la seconda edizione del Festival e, dopo aver fatto tappa in dieci regioni italiane e in dieci Stati del mondo, si concluderà sempre a Palermo con il Gran Galà del 23 Ottobre per promuovere e sostenere l’interazione multiculturale e promuovere un progetto di modello di sviluppo sostenibile. “TuMìAmì” significa “tu, io, noi” nella lingua bangladese e vuole comunicare il senso dell’altro, dell’io e dell’insieme in nome della reciprocità, dell’integrazione, dell’interazione tra popoli e culture diverse, nonché dell’amore per l’essere umano nella sua totalità.

L’evento ospitato da Interlife è stato aperto da Nunzia Cremonesi, insegnante e referente della Commissione Intercultura delle scuole del Lodigiano, la quale ha parlato del tema dell’intercultura all’interno delle scuole primarie. Il progetto della Commissione prosegue già da alcuni anni e prevede attività mirate all’integrazione e rivolte a docenti insegnanti, bambini e genitori. Agli insegnanti è dedicata una continua formazione sul tema dell’intercultura attraverso un lavoro congiunto tra corpo docente, referenti e Commissione Intercultura. Vengono organizzati laboratori didattici per i bambini e ai genitori sono dedicati incontri per approfondire il tema delle differenze culturali, per capirle e cercare di trovare un punto di incontro, e aiutarli ad affrontare una nuova realtà e le difficoltà che ne derivano. Nunzia Cremonesi ha spiegato che la scuola deve sapere cogliere i segni dei tempi e riuscire a essere un passo avanti per provare a dare delle risposte. Questo percorso, però, appare difficoltoso a causa degli ostacoli di tipo culturale ed economico da affrontare. Nonostante ciò è necessario continuare a provare a costruire una nuova realtà e usare “parole alte” anche in tempi bui come quello che stiamo attraversando oggi.


La serata è proseguita con l’illustrazione del modello Toolkit di Interlife da parte del Project Manager della Onlus, Roberto Rossi. Il Toolkit è un kit preconfezionato contenente formazione professionale, materie prime, attrezzature per poter avviare una propria attività agricola che generi reddito e benessere per tutta la famiglia. Al momento le beneficiarie sono donne in difficoltà del Tamil Nadu, una delle zone più povere dell’India. Il progetto prevede di migliorare così le condizioni economiche delle famiglie e la loro sicurezza alimentare. Attraverso la formazione professionale e imprenditoriale le famiglie possono diventare economicamente autonome evitando debiti e intermediari commerciali, diversificando la produzione agricola e coltivando prodotti agricoli altamente nutritivi. L’aspetto innovativo del progetto è l’instaurazione di un effetto moltiplicativo solidale: ogni beneficiaria, dopo aver finito il corso di formazione e aver avviato la propria attività, può confezionare un Toolkit e donarlo a un’altra donna in difficoltà. In questo modo il numero di persone toccate dall’effetto solidale aumenta ad ogni passaggio. I Toolkit si differenziano tra agricoltura e allevamento: per conoscere nel dettaglio le varie tipologie CLICCA QUI. L’ultima presentazione è stata dedicata al progetto “La neuropsicomotricità incontra i bambini dell’India rurale” che Interlife ha portato avanti sempre in Tamil Nadu grazie al lavoro delle dottoresse Martina Badini, Francesca Codecà e Martina De Santis, responsabili dello studio sul campo durato da gennaio a marzo 2014. Le dottoresse hanno operato in due diverse scuole della regione, la Vinmathee School a Manapparai e la Praise School a Keelanilakottai. Il progetto ha coinvolto bambini dai 4 ai 17 anni ed è stato strutturato in quattro fasi e quattro rispettivi obiettivi. La prima fase prevedeva l’osservazione diretta di tutte le classi, delle modalità educative e di insegnamento, della cultura, delle risorse e dei limiti delle scuole coinvolte. In un secondo momento, attraverso test e attività specifiche, sono state valutate le diverse aree neuropsicomotorie di tutti gli studenti: le dottoresse hanno osservato i ragazzi nell’attività motoria e grafomotoria, nel disegno libero, nello schema corporeo, nella prassi e motricità fine, nell’organizzazione spazio-temporale, nell’attività cognitiva e infine nel riconoscimento delle emozioni. In questo modo hanno potuto individuare gli studenti con più difficoltà, evidenziando i loro punti di forza e di debolezza. Le terapeute hanno organizzato meeting settimanali con le insegnanti per proporre loro suggerimenti e consigli per stimolare e sviluppare maggiormente le potenzialità dei bambini problematici e per impostare interventi specifici per intere classi in modo da garantire una continuità del lavoro anche in futuro. I risultati ottenuti hanno evidenziato problematiche educative e di insegnamento, le quali sono migliorate grazie all’intervento effettuato: è stato dato più spazio al disegno spontaneo e alla libertà di movimento, sono diminuite le urla e le ripetizioni, la violenza fisica e verbale è stata attenuata e il corpo insegnante ha acquisito maggior consapevolezza delle difficoltà dei propri studenti. In conclusione il progetto è stato efficace su due piani: il parziale raggiungimento degli obiettivi iniziali e l’arricchimento culturale. Sono stati riscontrati miglioramenti a livello educativo e di approccio alla disabilità che si sono intrecciati ad uno scambio esperienziale e affettivo che ha permesso una maggiore apertura mentale e nuove prospettive. Lo studio e i dati derivati sono stati premiati durante il convegno italo-francese "I gesti che curano - Les gestes qui soignent" tenutosi presso l'Università Bicocca nei giorni 4-5-6 Aprile 2014 e organizzato dall’Associazione Nazionale Unitaria Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell'età evolutiva Italiani. Per vedere alcune delle attività svolte dalle dottoresse nei villaggi rurali del Tamil Nadu guarda l’album “La Neuro-psicomotricità incontra i bambini dell’India”. Per vedere invece le foto della tappa Milanese e del Gran Galà finale del Festival TuMìAmì tenutosi presso il Teatro Massimo di Palermo CLICCA QUI.

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